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Io sono il prodotto di ciò che mi capita. Sono le persone che ho incontrato, i film che ho visto e i libri che ho letto, la musica che ho ascoltato. Sono le parole che ho sentito, le mani che ho stretto e gli sguardi che ho incrociato.

Non c'è niente di mio che non sia stato di qualcun altro; sarei nulla senza il resto.
Eppure, sono unico al mondo.

Io sono le mie ansie e le mie paure, i miei progetti per il futuro. Sono il mio sogno nel cassetto, le parole che non ho detto, per timore o per amore, i respiri presi e le giornate spese da solo o in compagnia.
Sono le camicie indossate e le penne consumate, le cuffiette arrotolate nelle tasche di un cappotto. Io sono il prodotto di ciò che ho fatto.

E chissà se c'è qualcosa di mio che sia diventato di qualcun altro; sono nulla in mezzo al resto? O faccio parte del mondo anch'io?