Un rimprovero a lavoro
· 1 min · #personal
Ho ricevuto un rimprovero a lavoro. Aveva ragione.
Un rimprovero però non è la fine, è l'inizio di una consapevolezza diversa, maggiore.
Devo farmi più domande, e farne di più.
Devo considerare più casistiche, fare più prove, e devo perdere meno tempo.
Ma questa non è la fine, domani sarà il primo giorno diverso. Deve esserlo. Non è sbagliato, non è da deboli mostrare un cambiamento, purché sia verso la direzione giusta.
Però che cazzo, pure loro che non dicono dettagli importanti. E che cazzo pure io che ho paura a lamentarmi perché crescendo mi è sempre stato detto che sono fin troppo bravo ad avere sempre la risposta pronta e a dire "non è colpa mia".
Sono troppo self-conscious. Mi faccio troppi problemi, anche per questo chiedo poche cose al mio capo.
E poi sono abituato all'università in cui si lavorava da soli, abbandonati a noi stessi; non potevamo mica chiedere ai prof? E invece sì... ero io che non chiedevo.
Non devo nascondere questo rimprovero. Devo indossarlo. Lo porto con me e lo mostro, «ecco, ho capito, messaggio ricevuto e provvedimenti presi».